Eventi avversi cardiovascolari associati a Carfilzomib nei pazienti con mieloma multiplo


Gli eventi avversi cardiovascolari ( CVAE ) con Carfilzomib ( Kyprolis ) nei pazienti con mieloma multiplo possono essere potenzialmente pericolosi per la vita e rimangono caratterizzati in modo incompleto.

È stata eseguita la prima revisione sistematica e meta-analisi degli eventi avversi cardiovascolari associati a Carfilzomib.

E' stata determinata l'incidenza di reazioni avverse cardiovascolari associate a Carfilzomib, e sono stati confrontati i tassi di CVAE da Carfilzomib con diverse dosi e terapie.

Gli eventi avversi cardiovascolari sono stati definiti come insufficienza cardiaca, ipertensione, ischemia e aritmia.
Sono stati registrati gli eventi avversi di grado 3 e superiore e di tutti i gradi e le caratteristiche dello studio.

In totale sono stati considerati eleggibili 24 studi per un totale di 2.594 pazienti con mieloma multiplo.

Le reazioni avverse cardiovascolari di tutti i gradi e di grado 3 e superiore sono state osservate in 617 ( 18.1% ) e 274 ( 8.2% ) pazienti, rispettivamente.

Studi di fase 2 o 3 e dosi di Carfilzomib di 45 mg/m2 o superiori sono stati associati a eventi avversi cardiovascolari di alto grado.

L'età media oltre i 65 anni, le precedenti terapie per il mieloma e le terapie concomitanti al mieloma non sono state associate a eventi avversi cardiovascolari.

Per i 3 studi clinici randomizzati, il rischio relativo sommario di reazioni avverse cardiovascolari di tutti i gradi e di grado 3 o superiore per i pazienti trattati con Carfilzomib, rispetto ai pazienti di controllo che ricevevano farmaci non-Carfilzomib è stato, rispettivamente, pari a 1.8 e 2.2.

In conclusione, Carfilzomib è risultato associato a una incidenza significativa di reazioni avverse cardiovascolari, con tassi più elevati osservati con dosi più alte di Carfilzomib.
Gli studi di fase 1 possono avere difficoltà a rilevare eventi avversi cardiovascolari.
Sono necessari studi futuri per identificare i pazienti ad alto rischio di reazioni avverse, sviluppare strategie di monitoraggio ottimali e sperimentare strategie per mitigare questi rischi. ( Xagena2018 )

Waxman AJ et al, JAMA Oncol 2018; 4 (3):e174519. doi:10.1001/jamaoncol.2017.4519

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